atelier d'architettura
Modificare, plasmare, trasformare, ..., in una parola: abitare. Dove i luoghi che esistevano gia sono stati adattati a nuove esigenze.
Gli spazi abitativi di oggi sono molto differenti rispetto al passato: perchè siamo cambiati noi, sono cambiate le nostre abitudini e le nostre esigenze; dove possibile è melgio trasformare piuttosto che demolire e costruire ex-novo, infatti riteniamo che la storia di un involucro ne arricchisca l'esperienza abitativa aumentandone il valore economico.
Gli spazi abitativi di oggi sono molto differenti rispetto al passato: perchè siamo cambiati noi, sono cambiate le nostre abitudini e le nostre esigenze; dove possibile è melgio trasformare piuttosto che demolire e costruire ex-novo, infatti riteniamo che la storia di un involucro ne arricchisca l'esperienza abitativa aumentandone il valore economico.
Le leggi urbanistiche contemporanee sono sempre più rivolte a limitare il consumo del suolo producendo una temporanea limitata offerta di immobili nati su terreno vergine. Questa offerta sul mercato immobiliare è dovuta alla "ristrutturazione" del settore e degli operatori del settore stesso: infatti in Italia siamo abituati a ditte costruttrici che si fanno esse stesse motori di interventi edilizi, ma l'ambiente edilizio è destinato a cambiare radicalmente.
Il futuro dell'edilizia sarà sicuramente compreso in grande percentuale da rinnovamenti, rifunzionalizzazioni e ristrutturazioni.
A ribadire questo andamento è la stessa legge che prevede piani regolatori sempre meno rivolti alle zone di ampliamento, ma piuttosto rivolti al miglioramento dell'esistente.
Noi guardiamo oggi agli edifici esistenti non più come ad edifici vecchi ma piuttosto ad edifici con una storia ed un valore aggiunto che un nuovo edificio non avrebbe perchè nato da un procedimento di sterilizzazione iniziale del paesaggio. La ristrutturazione di un edificio, invece, si confronta obbligatoriamente con la storia, con il passato e con il futuro, alla ricerca di un compromesso economico e funzionale. Dove il passato è rappresentato dalla struttura stessa, con tutti i suoi limiti e debolezze, mentre il futuro dialoga con le esigenze di chi stà promovendo la trasformazione, e con le esigenze di famiglie fluide nella loro composizione e con intervalli temporali ridotti rispetto alla vita utile di un immobile; ragione per cui gli immobili devono essere adattabili facilmente ad una famiglia che si espande e si restringe nell'arco di pochissimi decenni, addirittura di anni.
Noi cerchiamo di raccogliere queste esigenze facendone un vero e proprio manifesto di lavoro e proponendo progetti che possano corrispondere alle esigenze presenti e future di chi dovrà vivere le architetture edilizie nate dal gesto architettonico mutuato dal luogo e dallo spazio che ci circonda.
Il futuro dell'edilizia sarà sicuramente compreso in grande percentuale da rinnovamenti, rifunzionalizzazioni e ristrutturazioni.
A ribadire questo andamento è la stessa legge che prevede piani regolatori sempre meno rivolti alle zone di ampliamento, ma piuttosto rivolti al miglioramento dell'esistente.
Noi guardiamo oggi agli edifici esistenti non più come ad edifici vecchi ma piuttosto ad edifici con una storia ed un valore aggiunto che un nuovo edificio non avrebbe perchè nato da un procedimento di sterilizzazione iniziale del paesaggio. La ristrutturazione di un edificio, invece, si confronta obbligatoriamente con la storia, con il passato e con il futuro, alla ricerca di un compromesso economico e funzionale. Dove il passato è rappresentato dalla struttura stessa, con tutti i suoi limiti e debolezze, mentre il futuro dialoga con le esigenze di chi stà promovendo la trasformazione, e con le esigenze di famiglie fluide nella loro composizione e con intervalli temporali ridotti rispetto alla vita utile di un immobile; ragione per cui gli immobili devono essere adattabili facilmente ad una famiglia che si espande e si restringe nell'arco di pochissimi decenni, addirittura di anni.
Noi cerchiamo di raccogliere queste esigenze facendone un vero e proprio manifesto di lavoro e proponendo progetti che possano corrispondere alle esigenze presenti e future di chi dovrà vivere le architetture edilizie nate dal gesto architettonico mutuato dal luogo e dallo spazio che ci circonda.